(Foto Tedeschi)
ROMA – La Roma non ce l’ha fatta. Il City espugna l’Olimpico per 2-0 (gol di Nasri e Zabaleta) e la squadra di Rudi Garcia dice addio alla Champions “retrocedendo” in Europa League. Tutte le dichiarazioni di Rudi Garcia al termine del match:
“La partita di questa sera era una finale e conoscevamo la forza del City. Il calcio si gioca anche su una palla che prende il palo ed entra e su una che esce: la fortuna questa sera si è schierata dalla parte del City. È stata una partita equilibrata e nel primo quarto d’ora, forse, si poteva fare di più per vincerla. Peccato perché eravamo partiti facendo il nostro gioco e con Cholevas abbiamo avuto un’occasione clamorosa. Forse è mancato un po’ di sostegno ai nostri attaccanti. Rimpianti per la sconfitta di Mosca? No, non cambia nulla: oggi giocare per lo 0-0 sarebbe stato un suicidio, è sempre meglio giocare per vincere e nel primo tempo si è visto. I nostri avversari hanno più esperienza in certe partite e noi dobbiamo imparare da queste sconfitte. Per giocare ogni anno la Champions bisogna disputare un grande campionato: domenica dobbiamo essere pronti contro il Genoa. È questo che mi aspetto dai miei giocatori, mi impegnerò a togliere dalla loro testa questa sconfitta. L’Europa League è una competizione di livello e cercheremo di arrivare fino in fondo, ma l’unico obiettivo rimane il Campionato. Il loro gol è stato un colpo mentale che ci ha ammazzato: hanno grandi talenti e non si può lasciare calciare un calciatore come Nasri da fuori. Questa sera era possibile far meglio e qualificarci, ma questa sconfitta ci dimostra che ci sono ancora delle tappe da fare pe raggiungere le grandi d’Europa“.
“Nessun rimpianto. Stasera era come una finale, sapevamo che loro sono forti, anche con qualche giocatore in meno. Per qualificarci serviva pure un po’ di fortuna. Nel primo quarto d’ora si poteva fare qualcosa di meglio, magari un gol. Se c’è rimpianto per l’1-1 di Mosca? No, non sarebbe cambiato nulla, oggi giocare per un pari sarebbe stato un suicidio. Si è visto che loro hanno più esperienza di questo tipo di partite, noi dobbiamo imparare. Se vogliamo giocare la Champions bisogna fare un grande campionato. Dai miei mi aspetto questo, io devo togliere dalla loro testa la delusione”.