Lee Westwood ha letteralmente dominato nel Maybank Malaysian Open (European Tour) vinto con 270 colpi (65 68 71 68, -18), ben sette di vantaggio sull’austriaco Bernd Wiesberger, sul sudafricano Louis Oosthuizen e sul belga Nicolas Colsaerts (277, -11). Sul percorso del Kuala Lumpur G&CC (par 72), nella capitale della Malesia, hanno concluso a metà graduatoria Edoardo Molinari, 29° con 284 (69 73 71 71, -4), Matteo Manassero, 31° con 285 (71 72 67 75, -3), e Francesco Molinari, 33° con 286 (71 74 73 68, -2). In bassa Marco Crespi, 55° con 290 (71 73 75 71, +2).
Sono terminati al quinto posto con 278 (-10) l’inglese Danny Willett, lo svedese Rikard Karlsberg e il francese Julien Quesne, all’ottavo con 279 (-9) lo spagnolo Pablo Larrazabal e il belga Thomas Pieters, al 13° con 281 (-7) l’iberico Alvaro Quiros e al 23° con 283 (-5) il thailandese Thongchai Jaidee. Westwood, 41enne di Worksop, è uno dei pochissimi giocatori ad aver vinto su tutti i circuiti mondiali che contano. Nel suo palmares figurano con l’attuale 23 titoli nell’European Tour, dove non andava a segno da due anni, due nel PGA Tour, quattro nel Japan Tour, sei nell’Asian Tour, tre nel Sunshine Tour, uno nell’Australasia Tour e due in eventi fuori circuito, ma manca un major.
Ha iniziato il giro finale con un colpo di vantaggio sul connazionale Andy Sullivan (13° alla fine), ma dopo tre buche ha potuto proseguire con tutta tranquillità grazie a un suo birdie che si è combinato con un triplo bogey dell’avversario e con gli altri troppo lontani per insidiarlo. Westwood, che è stato gratificato con 329.615 euro su un montepremi di 1.990.000 euro, ha concluso in 68 (-4) con quattro birdie. Edoardo Molinari ha girato in 71 (-1) con tre birdie e due bogey; Manassero, scivolato dal 14° posto, ha segnato 75 (+3) colpi con due birdie e cinque bogey; Francesco Molinari ne ha assommati 68 con sei birdie e due bogey e Crespi 71 con 5 birdie, due bogey e un doppio bogey.
LPGA TOUR: ALLE HAWAII VINCE MICHELLE WIE, 42ª CAVALLERI, 60ª MOLINARO – Michelle Wie ha confermato il suo ottimo momento imponendosi con 274 colpi (70 67 70 67, -14) nel Lotte Championship, torneo del LPGA Tour disputato sul percorso del Ko Olina Golf Club (par 72), a Kapolei, nell’isola di Oahu alle Hawaii, dove Silvia Cavalleri è terminata 42ª con 291 (72 71 74 74, +3) e Giulia Molinaro 60ª con 294 (74 74 75 71, +6). E’ uscita al taglio dopo 36 buche Giulia Sergas, 79ª con 149 (74 75, +5). La Wie, 25enne di Honolulu che praticamente giocava in casa, al terzo titolo nel circuito dopo quelli colti nel Lorena Ochoa Invitational (2009) e nel Canadian Open (2010) e con un secondo posto quest’anno nel Nabisco Championship, primo major stagionale, ha sorpassato nel turno conclusivo, grazie a un 67 (-5), Angela Stanford, seconda con 276 (72 64 67 73, -12) dopo essere stata leader nei due giri centrali, che ha ceduto con un 73 (+1). Terza con 277 (-11) la coreana Inbee Park, numero uno mondiale, seguita da altre tre connazionali, Hyo Joo Kim, quarta con 278 (-10), So Yeon Ryu e Chella Choi, quinte con 279 (-9). In settima posizione con 281 (-7) Amy Anderson e la giapponese Haru Nomura, in nona con 282 (-6) Cristie Kerr, in 13ª con 284 (-4) la cinese Shanshan Feng, in 17ª con 286 (-2) la coreana Na Yon Choi, in 32ª con 289 (+1) la taiwanese Yani Tseng e la neozelandese Lydia Ko, in 71ª con 297 (+9) Paula Creamer. La Wie, che ha ricevuto un assegno di 255.000 dollari su un montepremi di 1.700.000 dollari, è andata spedita verso il successo con sei birdie concedendosi poi il lusso di un bogey sull’ultima buca a giochi fatti. La Stanford ha subito stentato e ha sintetizzato la sua scarsa giornata con due birdie e tre bogey. Per la Cavalleri 74(+2) colpi con due birdie e quattro bogey; per la Molinaro 71 (-1) con sei birdie e cinque bogey.
PGA TOUR: A MATT KUCHAR IL RCB HERITAGE – Matt Kuchar (273 – 66 73 70 64, -11), con una splendida volata finale in 64 (-7) colpi, ha superato l’inglese Luke Donald (274 – 70 69 66 69, -10), leader dopo tre giri, e ha vinto il RBC Heritage (PGA Tour) sul percorso dell’Harbour Town Golf Links (par 71), a Hilton Head nel South Carolina. Sono terminati al terzo posto con 275 (-9) Ben Martin e John Huh, al quinto con 277 (-7) Scott Brown e Brian Stuard, al settimo con 278 (-6) Jim Furyk e Brian Harman. In alta classifica anche Jordan Spieth e il sudafricano Charl Schwartzel, 12.i con 280 (-4), in media l’inglese Paul Casey, 18° con 281 (-3), il tedesco Martin Kaymer e il nordirlandese Graeme McDowell, 23.i con 282 (-2), in bassa lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, 53° con 287 (+3), Zach Johnson, 61° con 288 (+4), e il sudafricano Ernie Els, 64° con 289 (+5). Kuchar, al settimo titolo nel circuito che gli ha reso un assegno di 1.044.000 dollari su un montepremi di 5.800.000 dollari, ha iniziato la sua rimonta con sette birdie nelle prime dieci buche, poi alla 17ª ha segnato l’unico bogey che ha permesso a Donald di raggiungerlo, ma con un birdie sull’ultima ha avuto partita vinta. L’inglese ha confezionato il suo parziale di 69 (-2) con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey sulle prime 12 buche, poi dalla 13ª ha proseguito in par senza trovare almeno il birdie per andare al playoff.
RENATO PARATORE AL JUNIOR INVITATIONAL – Renato Paratore partecipa al Junior Invitational, il prestigioso torneo in programma dal 24 al 26 aprile sul percorso del Sage Valley Golf Club a Graniteville, negli Stati Uniti. Nel field gli americani Kristian Caparros, Sam Burnes, Jorge Garcia, l’irlandese Paul McBride, gli inglesi Ashton Turner e Marco Penge, il messicano Aaron Terrazas e l’argentino Alejandro Tosti. La gara, alla quale sono ammessi 54 selezionati giocatori, si svolge sulla distanza di 54 buche. L’azzurro è accompagnato da Gianluca Baldasso.