(Foto Tedeschi)
ROMA – Tradizione vuole che il derby tra Roma e Lazio si giochi anche sugli spalti, le curve più precisamente, che con le attesissime coreografie hanno impreziosito la stracittadina numero 177 con uno spettacolo da mozzare il fiato. Negli scatti del “nostro” Roberto Tedeschi ecco cosa è andato in scena in Curva Sud e in Curva Nord:
CURVA SUD – La Curva Sud punta sulla tradizione rievocando le bandiere giallorosse che hanno fatto la storia della Roma: “Figli di Roma, capitani e bandiere, questo è il mio vanto che non potrai mai avere!” recita il lungo striscione sotto 16 stendardi raffiguranti i capitani ed i simboli giallorossi, da Amadei a Bernardini, da Rocca a Di Bartolomei, da Conti a Losi, passando per Giannini, fino a Totti e De Rossi, capitani in attività. Tutto sopra un tappeto di cartoncini rossi, arancioni e gialli. Ai lati i distinti coperti da migliaia di sciarpe. Uno sfottò da derby da contrapporre ai cugini che non possono vantare così tanti giocatori simbolo, attaccati alla maglia a tal punto da diventarne una bandiera.
CURVA NORD – La tifoseria biancoceleste cita per Dante. Caronte, traghettatore di anime, è il protagonista dei versi 84-89 del Canto III dell’Inferno della Divina Commedia: “Non isperate mai veder lo cielo: i’vegno per menarvi a l’altra riva, ne le tenebre etterne, in caldo e ‘n gelo” (Non sperate di vedere il cielo: son venuto per condurvi all’altra riva, nelle tenebre eterne, al fuoco o nel gelo”, dice il vecchio sulle sponde del fiume Acheronte rivolgendosi all’avventuriero, accompagnato dall’amico Virgilio. La frase adottata dalla Nord nasconde un chiaro messaggio “allegorico” riferito alla controparte romanista. Nelle intenzioni degli ultras biancocelesti, infatti, sembra esserci la volontà di opporsi al desiderio di gloria (cielo = paradiso) che – sportivamente parlando – può assumere la duplice accezione di successo nel derby e di vittoria dello scudetto. E questo, metaforicamente, si evince dalle ultime parole di Caronte, il quale non esita a spegnere le velleità altrui, ripristinando il contatto con l’amara realtà. Il solito, puntuale capolavoro dell’artista Massimo Di Clemente (alias ‘Disegnello’) ha permesso, dopo intensi giorni di lavoro, di porre in essere una scenografia destinata (risultato a parte) ad entrare nella storia delle stracittadine. Il video delle due coreografie in un’atmosfera da brividi:
ROMA-LAZIO, COREOGRAFIE DA BRIVIDI IN CURVA NEL… di playsport