(Foto Tedeschi)
ROMA – E’ tempo di Europa League per la Lazio. Domani sera all’ Olimpico i biancocelesti si troveranno di fronte il Saint Etienne alle 19:00, il match è valevole per il secondo turno del gruppo G. Nella conferenza stampa della vigilia Pioli e Felipe Anderson hanno risposto alle domande dei cronisti:
STEFANO PIOLI
“Il Saint Etienne è’ un avversario da rispettare, che gioca un calcio semplice, molto organizzato. Sta facendo bene in campionato, anche se ha perso l’ultima partita. Ci aspetta un avversario forte, da approcciare con la giusta mentalità. La vera Lazio è quella vista nelle ultime partite, che deve trovare continuità. Abbiamo fatto buone prestazioni, ma dobbiamo ancora crescere e trovare costanza. Il posto della Lazio è l’Europa quindi dobbiamo lottare per le posizioni di vertice”. Sulla formazione di domani Pioli non si sbilancia, e come al solito non scopre le carte. Uno strappo alla regola lo ha fatto per annunciare che domani giocherà Berisha. Su Biglia e i rientranti dai rispettivi infortuni, Pioli non ha dato invece conferme. “Chiaramente questa è la sesta partita in 18 giorni, quindi ne dovrò tenere conto. Devo valutare nell’allenamento di oggi. Quella di domani sarà una squadra competitiva, perchè dobbiamo vincere, e avere vantaggio nel girone. Devo valutare Biglia. Per un giocatore che si allena con continuità non è un problema giocare tre partite in una settimana, lui è stato fuori tanto, quindi aspetterò domani per valutare le sue condizioni. Matri e Konko hanno fatto un provino questa mattina positivo, se questa sera si alleneranno bene, potranno essere a disposizione entrambi. Domani giocherà Berisha, Morrison si sta allenando bene, si sta inserendo, arriverà sicuramente il suo momento. L’allenatore del Saint Etienne fa bene a temere Anderson e Keità, domani mattina saprete chi gioca. Felipe Anderson è una bella persona, un ragazzo giovane, professionista, che gioca divertendosi. Ho grande rispetto per lui e spero che mantenga queste caratteristiche che sono molto importanti. E’ inevitabile lavorare per il risultato, è importantissimo per lo sviluppo del girone. La squadra deve giocare da Lazio, giocando in linea con le proprie potenzialità, senza sottovalutare l’avversario. Le assenze non creeranno problemi, abbiamo un organico completo, tutti i giocatori chiamati in causa hanno risposto bene. La sosta ci aiuterà a recuperarne qualcuno. L’Europa League è una competizione a cui teniamo molto”.
FELIPE ANDERSON
“Mi sento uguale agli altri, devo correre anche io come tutti. E’ sempre emozionante giocare in Europa con le squadre di altri paesi. Ho fatto un pochino di fatica all’inizio. Ma con la continuità durante ogni partita ed ogni allenamento miglioro sempre di più. Mi sento bene, con la forma fisica arriverò a fare meglio. Sono giovane, ho imparato tanto la scorsa stagione. Ho visto cosa potevo fare quando stavo bene. La rete dell’altro giorno mi ha dato tanta gioia, devo continuare a lavorare per la squadra. Ora siamo all’inizio, devo migliorare di più, imparare e parlare con il mister per fare le scelte giuste. Lavoriamo per stare al 100%.
L’abbraccio con il mister succede anche in momenti di difficoltà, lui mi ha dato la forza a Napoli, così come quando ho segnato, io l’ho ringraziato per tutta la fiducia che ha sempre per me. Giocare con attaccanti differenti come Matri, Djordjevic e Keita? Fa sempre bene, anche lui ha imparato, sta lì come riferimento per noi. Keita, come attaccante, è veloce ed intenso. Non mi sono mai sentito il miglior giocatore. Quando ho fatto benissimo la squadra stava bene e girava alla grande, tutti segnavano e se facevo la differenza, era solo per tutti. Mi sento uguale agli altri, devo correre anche io come tutti. Nel calcio è normale criticare, soprattutto quando si aspettano qualcosa che non arriva da te. Certo, nessuno è contento quando viene criticato. Se fai male, è così. Se fai bene, sei il migliore. Io non le guardo queste cose. Quando l’avversario ti conosce è più difficile, certo. Ma ogni partita è diversa, si lavora e si fanno determinate scelte proprio per questo motivo. Sì, mi conoscono, ma quello della scorsa stagione non c’è più, ora ci sono io e devo continuare a crescere. E’ sempre emozionante giocare in Europa con le squadre di altri paesi. Noi vogliamo fare benissimo, così come in campionato. Dobbiamo pensare, però, partita dopo partita, lavorando e dando il meglio“
