(Foto Tedeschi)
In estate il difensore è stato ad un passo dalla rescissione, mentre l’attaccante stava per essere venduto. Sono stati protagonisti della vittoria contro l’Udinese
di Valerio Nasetti – @lerio83
ROMA – Ieri sera all’Olimpico tutti gli occhi erano rivolti su Dzeko. Di Maicon, fino ad un’ora prima del fischio d’inizio della partita contro l’Udinese, non si sapeva neppure se giocasse. Ebbene, il brasiliano non solo è stato mandato in campo, ma ha anche disputato una gara straordinaria servendo l’assist a Pjanic per il gol dell’1-0 e raddoppiando dopo una serpentina in area di rigore. Tutto in nove minuti.
ALTRO CHE EX GIOCATORE- “Un Maicon così è sempre un bene perché è formidabile”, ha dichiarato Rudi Garcia a fine partita. Dopo un’estate in cui si è parlato persino di risoluzione del contratto e i primi due mesi trascorsi in buona parte in panchina, Maicon è tornato quello del primo anno di Roma. E dire che i “maligni” pensavano che il suo straordinario stato di forma dell’epoca fosse soltanto un pretesto per disputare un mondiale al massimo. A Trigoria, invece, ci avevano visto lungo. Il 14 ottobre di un anno fa la dirigenza gli ha rinnovato il contratto fino al 2016 (con l’opzione per il 2017). Una firma arrivata pochi giorni dopo il suo gran gol in Champions League contro il Cska Mosca, che faceva presagire un’altra stagione da ricordare. Il destino beffardo, invece, ha voluto che pochi giorni dopo si infortunasse al ginocchio. Un lungo stop che ha fatto temere il peggio. Poi la cura con i fattori di crescita ha dato alla lunga i suoi risultati. Il brasiliano non segnava in campionato dal gol realizzato contro l’Empoli il 31 gennaio. Con i friulani è tornato titolare dopo cinque partite in panchina: due presenze fino a oggi, l’ultima il 26 settembre contro il Carpi, poi Florenzi e Torosidis lo avevano retrocesso a terza scelta del ruolo.
OK GERVINHO, MANCA SOLO DZEKO – Sta continuando sulla strada giusta anche Gervinho, arrivato a cinque reti in campionato, capocannoniere della squadra come Salah e Pjanic: ha già eguagliato il suo record all’Arsenal e più che raddoppiato i due gol della scorsa stagione, mentre i nove segnati nel primo anno a Roma sembrano a questo un primato più che abbordabile. La storia dell’ivoriano ricorda molto quella del brasiliano. Se in estate il difensore è stato ad un passo dalla rescissione, Gervinho era stato praticamente venduto all’Al Jazira per 14 milioni di euro. Un’operazione tra l’altro che aveva strappato applausi dai tantissimi tifosi delusi dal suo rendimento della passata stagione. Passa così in secondo piano il digiuno di Dzeko, un solo gol in dieci partite, realizzato il 30 agosto contro la Juventus. Garcia lo ha difeso nel post-gara: “Per Edin non sono preoccupato per niente – commenta l’allenatore a Mediaset Premium – farà tanti gol. Il suo infortunio lo ha fermato sul piano del ritmo, ma è per questo che ha giocato tutta la partita, ha bisogno di minutaggio”. Sabato prossimo, nuova occasione contro l’Inter a San Siro.
