(Foto Tedeschi)
ROMA – La Roma è attesa stasera dalla delicatissima sfida di Champions contro il Bate Borisov, ma ad infiammare questa giornata ci hanno già pensato i tifosi giallorossi, il presidente Pallotta e il prefetto Gabrielli. Circa 500 tifosi della Curva Sud si sono presentati al campo “Agostino Di Bartolomei” per il match di Youth League tra la Roma Primavera di Alberto De Rossi e il Bate Borisov, dando seguito alla protesta nei confronti dei provvedimenti che hanno separato il settore della Sud. Intonati cori contro il presidente James Pallotta, il direttore generale Mauro Baldissoni e il Prefetto Franco Gabrielli. La fotogallery a cura di Roberto Tedeschi:
SCONTRO PALLOTTA-GABRIELLI –
“Io al momento conosco solo lo stadio Olimpico, poi quello che sarà non appartiene ai miei orizzonti. Non direi mai che incontrerò qualcuno se non l’ho nemmeno sentito”. Firmato Franco Gabrielli. Il Prefetto di Roma ha gelato così il presidente della Roma James Pallotta, che nei giorni scorsi aveva parlato di un incontro col prefetto. “Io sto a Palazzo Valentini e sono facilmente reperibile a qualsiasi numero sia di giorno che di notte – prosegue Gabrielli – quindi forse c’è qualche difetto di comunicazione. Non mi nego a nessuno e come dico, un pò scherzando, ricevo cani e porci, ma a me non piace che si comunichino impegni con riferimento ad altri non fissati, è come se io dicessi che adesso mi devo vedere con Obama. La buona educazione, istituzionale e non, presuppone che io chieda a qualcuno di incontrarlo e poi se quel qualcuno mi dice di sì posso comunicarlo. Io capisco che i problemi di questa città non sono Mafia Capitale, l’amministrazione che è andata a scatafascio, le prossime elezioni o il Giubileo. È un incontro che molto probabilmente faremo al chilometro 102 della Cairo-Suez, così almeno gli daremo anche una valenza storica“.
Non si è fatta attendere troppo la risposta ironica di Pallotta appena apprese le parole del prefetto: “Ho appena letto le dichiarazioni di Gabrielli. Io dovrei essere il cane o il porco? Perché se fossi il cane dovrei abbaiare, se fossi il porco dovrei grugnire“.
Il “botta e risposta” prosegue e Gabrielli contro-replica: “Spiace constatare che il presidente Pallotta, evidentemente non conoscitore della lingua, sia stato indotto in errore dai suoi uomini, perchè quel che ho detto, in italiano, si chiama iperbole. Qui non si tratta di cani e porci né di offendere nessuno – prosegue il prefetto – ma, semplicemente, di rimarcare la massima disponibilità della prefettura e del prefetto di Roma ad incontrare chiunque, anche i personaggi di grande lignaggio. Il tema vero è che si tratta di chiedere gli appuntamenti prima di darli. Ed invece, non ci si è mai presi il disturbo di richiederli. Visto che c’è stata questa reazione abbastanza scomposta, ribadisco che qui c’è una persona che viene fatta oggetto di presunti incontri che non sono mai stati richiesti e quindi chiedo un briciolo di rispetto. Io per la verità mi sono anche un pò stancato che con tutti i problemi che ha questa città io debba stare dietro alle sollecitazioni su questo fantomatico incontro, e lo dico per rispetto non di Franco Gabrielli ma della funzione che ha”.
Prosegue Gabrielli: “Dopo che per 10 volte viene fatta questa domanda ‘allora lei incontrerà…questa persona specifica scherzando, utilizzando una locuzione che nella lingua italiana è classificata come un’iperbole, per dire che ricevo chiunque basta che mi si interpelli. Che da parte del presidente Pallotta, evidentemente nell’ottica che la miglior difesa è l’attacco, si strumentalizzi questa cosa…veramente basta. Io sono il prefetto di questa città che ha tantissimi problemi – aggiunge -, se qualcuno vuole incontrarmi l’importante non è dire alla stampa che ci sarà un incontro ma avere il buon gusto di farlo prima e la mia disponibilità è massima. Se qualcuno gioca sulle parole allora io non sono molto ferrato nella lingua inglese ma lo sono molto in italiano. Se qualcuno vuole che gli spieghi le figure retoriche sono sempre disposto a farlo e magari consiglio il presidente di circondarsi di persone che abbiamo conoscenza della lingua italiana“.