(Foto Tedeschi)
ROMA – Un maxi evento per festeggiare il suo 70esimo compleanno, ma soprattutto per presentare un libro a lui dedicato dal titolo “La mia amante giallorossa”. Un appuntamento tutto dedicato a Pierino Prati, indimenticato bomber giallorosso raccontato in un volume nato da un’idea di Alessandro Conforti e scritto dal giornalista Marco Gasparini con le immagini esclusive del noto fotografo Roberto Tedeschi. La sala “Barrio Arte” del complesso del Lanciani Club ha fatto da cornice al “Pierino Prati Day” per il ritrovo di tanti volti amici di quell’epoca, in cui Pierino la peste ha ripercorso i quattro anni di militanza giallorossa.
La serata, presentata da Federico Nisi e Stefano Petrucci, ha visto la partecipazione di Loris Boni, Picchio De Sisti, Angelo Orazi, Antonio Sellitri (due volte campione d’Italia con la Primavera giallorossa), Francesco Cappelli e dell’ex direttore sportivo della Roma Walter Sabatini. Tra i presenti anche il Professor Carlo Piras, una delle prime figure di preparatore atletico inserita nel calcio professionistico. “Con Pierino ricordo le partite a carte, giocavamo a ciapa no, a Roma lo chiamiamo Traversone, è una variante del Tressette – rivela il fotografo Roberto Tedeschi – lui imprecava in milanese chiedendomi di calare ‘gli ori’, io non capivo che si riferisse ai ‘denara’ come si dice a Roma. Bei tempi, direi da rimpiangere: coi giocatori si respirava un clima conviviale, si viveva un rapporto quotidiano intenso e senza barriere. Le foto che ho scelto per questo libro raccontano il Pierino Prati bomber sul campo, ma anche personaggio fuori dal rettangolo di gioco. Colgo l’occasione per rivolgere un ringraziamento a Alessandro Conforti e Marco Gasparini, e a Claudio Ciancarini che ha realizzato con le mie immagini dei gadget davvero originali”
La fotogallery dell’evento a cura di Roberto Tedeschi:
[huge_it_gallery id=”187″]PIERINO PRATI (fonte Wikipedia)
Pierino Prati (Cinisello Balsamo, 13 dicembre 1946) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. Campione europeo nel 1968 e finalista Mondiali di calcio del 1970 con la Nazionale italiana. Soprannominato “Pierino la peste”,debuttò in Serie A con il Milan nel 1965-1966. Ceduto in prestito al Savona, disputò una stagione in Serie B, per ritornare ai rossoneri l’anno successivo.
Alla sua prima stagione completa in massima serie fu capocannoniere con 15 gol. Il Milan vinse il campionato. Coi meneghini conquistò la Coppa delle Coppe nel 1968, l’anno successivo Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale: in quel 1969, nell’ultimo atto della principale competizione europea per club, segnò tre gol all’Ajax, sfiorando il record di reti di Ferenc Puskás (quattro) in una finale. Lasciò il Milan nel 1973, dopo due Coppe Italia consecutive e la Coppa delle Coppe, dopo aver collezionato 209 partite e 102 gol in maglia rossonera. Passò alla Roma, giocò l’ultima gara in nazionale (la quattordicesima, nelle quali segnò 7 gol), imboccò definitivamente il viale del tramonto e dopo due brevi parentesi alla Fiorentina e negli Stati Uniti coi Rochester Lancers, chiuse la carriera in Serie C2, tornando per tre anni a Savona.
Nazionale
Prati stringe la mano al presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, sotto lo sguardo di Rivera, Riva e Anastasi, dopo la vittoria dell’Italia all’Europeo del 1968. Il 6 aprile 1968 esordì con la maglia dell’Italia contro la Bulgaria, nella gara d’andata dei quarti del terzo campionato europeo: il suo gol portò il punteggio sul 3-2 per i bulgari; al ritorno segnò ancora e gli azzurri prevalsero 2-0, qualificandosi alla semifinale. Giocò la finale in coppia con l’esordiente Pietro Anastasi, mentre nella vittoriosa ripetizione fu sostituito da Gigi Riva.
Allenatore
La carrera di allenatore di Prati iniziò nel 1983-1984, quando il 5 febbraio 1984 venne chiamato sulla panchina del Lecco. Successivamente, Prati allenò la Solbiatese, nella stagione 1988-1989, portando i nerazzurri alla promozione in Serie C2, dopo aver vinto lo spareggio con la Pro Lissone. Nel campionato 1989-1990 guida, sempre in Interregionale, il Bellinzago e sfiora la promozione in C2 chiudendo l’annata al terzo posto, a due lunghezze dal Saronno vincitore del torneo. Nella stagione successiva passa alla guida della Pro Patria, ma le cose non funzionarono. Dopo una serie di risultati negativi, con exploit vanificati da clamorosi tonfi nelle gare interne, Prati decide di dimettersi all’indomani di una doppia sconfitta interna (contro Corsico e Seregno, entrambe 1-0). Complici anche i rapporti non proprio idilliaci che si crearono con lo spogliatoio, il tecnico di Cinisello Balsamo diede le dimissioni al termine della 20ª giornata.